Dal 1985, questa mostra ha introdotto la scena culturale a Spalato con un nuovo sguardo sull'arte e il suo rapporto con la società. Le prime mostre sono nate dalla necessità di una partecipazione attiva alla vita culturale e intellettuale e dal 1990 la mostra di dipinti e sculture classiche è stata respinta, con l'imperativo di perseguire nuovi principi. Negli ultimi 5 eventi abbiamo utilizzato una forma d'arte ampliata, in cui opere esposte in modo anonimo, insieme a conferenze e tribuni direttamente democratici, formano un laboratorio spirituale comune di critica e la creazione di nuove relazioni sociali. In questo modo è stata realizzata la comunicazione con attivisti, studenti, lavoratori e altri cittadini e la mostra è stata un campo di allenamento per un mondo migliore. Negli ultimi due anni abbiamo organizzato eventi artistici nelle fabbriche e nelle facoltà stesse, collegando così molti gruppi sociali isolati. Numerosi docenti di fama (storici, filosofi, sociologi, attivisti) hanno partecipato all'evento, con il chiaro obiettivo di stabilire una relazione tra l'arte come strumento di critica e visione e la politica come l'arte di vivere insieme. Il nostro approccio è stato riconosciuto all'estero e nel 2013, con il progetto AAA Solidarity Network, siamo stati invitati alla Biennale della Gioventù di Ancona, alla Biennale di Atene e al Salone di Zagabria.